PROGETTI P.O.F.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La scuola può svolgere appieno il suo compito se si presenta come una comunità accogliente ed esperta, fondata su un patto educativo; una comunità che aiuta i giovani all’esercizio della cittadinanza attiva e responsabile, all’esperienza del metodo democratico, al rispetto della legalità, al valore della gratuità e del dono nelle relazioni personali, all’importanza del bene comune.
Però questi riferimenti etici non diventano prassi coerente se nella scuola manca un’anima, una comune ispirazione, una prospettiva, una passione che coinvolge allievi e docenti nel gusto della scoperta, della ricerca, nella costruzione del sapere, nella soddisfazione di creare qualcosa di nuovo, di proprio, di distintivo; qualcosa che dia significato alla propria storia, alle proprie scelte, ad un progetto di una società più giusta e solidale. Se Martin Luther King disse “I have a dream” e non, invece, “Ho un piano quinquennale”, evidentemente un motivo c’è: gli uomini hanno bisogno di condividere un sogno per dare il meglio di se stessi, devono poter immaginare in modo discontinuo ciò che potrebbe realizzarsi. Oggi, in un mondo sempre più complesso e in continua trasformazione, l’immaginazione è il valore aggiunto per quanti vogliono creare qualcosa di nuovo sul piano culturale, formativo ed economico.
Per gli uomini e per le organizzazioni, il futuro appartiene a chi sa immaginarlo.
Non sono le parole di un visionario o di un profeta pedagogico; sono, “semplicemente”, le parole che il Ministero ha usato per introdurre le LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO del secondo biennio e del quinto anno dei nuovi Tecnici e Professionali.
Sono il nostro orizzonte: questo ci aspetta e questo ci spetta
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